
Il Green Economy Festival, in programma a Parma dal 27 al 30 marzo, con la partnership di Davines e Iren (soci della Fondazione), dal 2011 affronta i temi legati alla green economy con un doppio taglio: da un lato, il tour alla scoperta delle “Fabbriche della Sostenibilità”, dall’altro, gli eventi con molti importanti esponenti delle imprese, divulgatori, accademici e i studenti provenienti dalle migliori università italiane ed europoee.
Il Festival, propone un format che combina la scoperta delle aziende impegnate per la sostenibilità a momenti di dibattiti e confronto con un fitto programma di oltre 50 incontri, conferenze e dibattiti sulla transizione ecologica, dell’impresa e dell’innovazione tecnologica.
Tra gli oltre 250 relatori figurano Stefano Mancuso, neurobiologo delle piante, direttore Laboratorio Internazionale Neurobiologia Vegetale, Giovanni Storti, comico, attore e divulgatore green, Elisa Nicoli @eco.narratrice, educatrice ambientale e green creator, Matteo Thun, architetto di fama internazionale.
Il programma si articola con eventi rivolti al largo pubblico e sezioni tematiche dove si possono approfondire alcune questioni strategiche come quelle relative all’energia, all’edilizia, al food e alla moda.
Il 29 marzo si terrà anche la premiazione del vincitore del premio “Green Book”, riconoscimento dedicato ai migliori saggi sulla sostenibilità. La giuria dei lettori avrà il compito di selezionare il vincitore tra i cinque libri finalisti: “Ecologia spaziale. Dalla Terra alla Luna a Marte” (Hoepli) di Patrizia Caraveo, “Cavallette a colazione. I cibi del futuro tra gusto e disgusto” (Utet) di Gaia Cottino, “Tropico mediterraneo. Viaggio in un mare che cambia” (Laterza) di Stefano Liberti, “Dalla parte del suolo. L’ecosistema invisibile” (Laterza) di Paolo Pileri e “La natura lo fa meglio (e prima). Le sorprendenti invenzioni tecnologiche che la natura suggerisce all’uomo” (Aboca) di Giorgio Volpi.
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