Dove finiscono i RAEE? Indagine Erion-Altroconsumo

RAEE: chi l’ha visto?

In Italia sono poco più di 6 su 10 i rifiuti di apparecchiature elettriche e elettroniche (RAEE), sia di grandi che di piccole dimensioni che una volta usciti dalle nostre case, seguono il percorso che li porta ad un impianto accreditato in grado di garantirne il corretto riciclo.

Che fine fanno gli altri? Per rispondere a questa domanda, Erion WEEE, il Consorzio del sistema Erion dedicato alla gestione dei RAEE, ha realizzato insieme ad Altroconsumo l’indagine “RAEE: chi l’ha visto?”.L’indagine  ha messo sotto osservazione 370 RAEE (un campione non è rappresentativo a fini statistici) 300 di grandi dimensioni come lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi ecc e 70 di piccole dimensioni provenienti da tutta Italia su cui è stato installato un GPS che ha monitorato tutto il loro percorso.

Su un campione di 264 RAEE considerato valido (per gli altri o si interrotta la trasmissione o il trasmettitore è risultato difettoso), solo 175, il 66,3%, è giunto in uno degli impianti accreditati  rimanendovi  per un periodi di tempo sufficiente per poter essere trattato correttamente. In 12 casi (4,5% del campione), invece, la permanenza dei Raee nell’impianto accreditato è stata troppo breve per consentire una lavorazione plausibile, in linea con gli standard qualitativi dal Centro di Coordinamento Raee, mentre altri 15 rifiuti (5,7%), sono stati trasportati in impianti registrati, ma non accreditati e quindi non tenuti formalmente a rispettare gli standard di trattamento riconosciuti dal Centro di Coordinamento.

Anche i restanti 62 Raee monitorati (pari al 23,5% del campione), hanno intrapreso un percorso non virtuoso: i rifiuti, infatti, dal luogo di conferimento hanno raggiunto una destinazione diversa da quella prevista, finendo in alcuni casi addirittura all’estero. Questo cluster rappresenta un flusso illegale, perché durante il proprio percorso i rifiuti non sono mai transitati in impianti autorizzati al trattamento sfuggendo così a ogni controllo. Inoltre, non mancano Raee gettati in discariche abusive o consegnate direttamente ad acciaierie o attività di recupero e riciclo di metalli ferrosi senza essere lavorati.

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