Al via l’edizione 2025 The Good Farmer Award: il premio dedicato ai giovani agricoltori under 35

banner good farmer

Al via la seconda edizione del premio dedicato ai giovani agricoltori under 35 che adottano pratiche di agricoltura biologica rigenerativa nelle loro imprese agricole: The Good Farmer Award. I vincitori riceveranno 10.000 euro ciascuno per materiali e interventi finalizzati al miglioramento delle pratiche agroecologiche già avviate.

Il Gruppo Davines, rinnova il suo impegno per incentivare le pratiche agroecologiche e lancia, in collaborazione con la Fondazione, la seconda edizione del “The Good Farmer Award”. L’iniziativa è la prima in Italia che premia gli agricoltori che abbiano avviato progetti ispirati ai principi fondamentali dell’agricoltura biologica rigenerativa e dell’agroecologia. Anche quest’anno il Premio è dedicato ai giovani agricoltori under 35 che potranno candidare il proprio progetto dal 3 aprile al 16 giugno 2025 sul sito

https://davinesgroup.com/il-nostro-impatto/percorsi/the-good-farmer-award

L’obiettivo è di contribuire alla diffusione di una nuova cultura di produzione agricola, che sostenga la transizione ecologica delle filiere agroalimentari. Vedi i vincitori della scorsa edizione qui.

La Giuria del Premio selezionerà i due progetti più innovativi e avanzati e i due vincitori riceveranno dal Gruppo Davines 10.000 euro ciascuno per l’acquisto del materiale e per interventi finalizzati a migliorare e sviluppare le pratiche agroecologiche già avviate. La cerimonia di premiazione si terrà tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre 2025 al Davines Group Village di Parma. 

Requisiti necessari per accedere al bando sono l’avere una certificazione biologica in corso di validità e applicare i principi dell’agricoltura biologica rigenerativa e dell’agroecologia. In particolare i giovani agricoltori coinvolti e le loro aziende agricole dovranno dimostrare di utilizzare almeno tre tra le strategie e le pratiche di agricoltura biologica rigenerativa e agroecologia identificate dal bando, tra cui la rotazione colturale, il minimo disturbo del suolo, l’utilizzo di fertilizzanti organici, la coltivazione di alberi associata a campi seminativi o a pascoli, l’uso di colture di copertura come le leguminose e la pacciamatura del terreno (ossia la copertura del terreno con materiale organico come paglia o foglie).  

Per questa seconda edizione il Premio si arricchisce con un’importante novità: potranno candidare i loro progetti anche le aziende agricole-zootecniche attente al benessere animale, che utilizzano sistemi di allevamento estensivi e che adottano pratiche zootecniche rivolte al miglioramento degli agroecosistemi, attraverso per esempio l’utilizzo del letame per la concimazione e il riciclo di nutrienti vegetali come mangime. La scelta di coinvolgere anche le aziende agricole-zootecniche è coerente con le finalità del Premio, rivolto a supportare e incentivare la creazione di sistemi agricoli sinergici, che imitano i processi naturali e traggono vantaggio dalle interazioni benefiche che si verificano naturalmente in campo.

La Giuria del Premio 

La Commissione che valuterà e selezionerà i progetti è composta da otto membri, fra professori universitari ed esperti in temi di agricoltura, agroecologia e sostenibilità:

  • Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, è il Presidente della Giuria;
  • Davide Bochicchio, Ricercatore CREA Zootecnia e acquacoltura;
  • Dario Fornara, Direttore di EROC;
  • Angelo Gentili, Responsabile nazionale Agricoltura di Legambiente e coordinatore del centro nazionale per l’Agroecologia di Legambiente; 
  • Paola Migliorini, Professoressa all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo; 
  • Alessandro Monteleone, Dirigente di Ricerca del CREA – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, Centro Politiche e Bio-economia; 
  • Camilla Moonen, Professoressa Associata all’Istituto di Scienze delle Piante dell’Università Sant’Anna di Pisa; 
  • Francesca Pisseri, Socia fondatrice dell’Associazione italiana di Agroecologia. 
Edizione americana in collaborazione con il Rodale Institute 

Quest’anno il premio “The Good Farmer Award” ha anche un’edizione americana: la filiale del Gruppo Davines in Nord America, insieme al Rodale Institute, ha da poco chiuso le candidature per gli agricoltori e gli allevatori che abbiano avviato un’attività negli Stati Uniti da meno di dieci anni e che utilizzano pratiche di agricoltura biologica rigenerativa. 

Facebooktwitterlinkedinmail