Pacchetto economia circolare: a fine mese sarà pronta la proposta del Parlamento europeo

Il riesame delle Direttive vigenti e dei nuovi obiettivi sui rifiuti proposti dalla Commissione europea si avvia verso una nuova fase: la discussione e il confronto con il Parlamento europeo.
Il riesame delle Direttive è iniziato nel luglio 2014 con la pubblicazione della Comunicazione Verso un’economia circolare: programma per un’Europa a zero rifiuti, è proseguito a luglio dell’anno scorso con la Risoluzione del Parlamento europeo Efficienza delle risorse: transizione verso un’economia circolare ed è arrivato al 2 dicembre 2015 con la pubblicazione del Pacchetto sull’economia circolare L’anello mancante — un Piano d’azione europeo per l’economia circolare.
Il Pacchetto, a fine mese, sarà oggetto di discussione attraverso la proposta del Parlamento che verrà depositata il 21 aprile dall’europarlamentare Simona Bonafè, membro della Commissione per l’ambiente del Parlamento e relatrice del Pacchetto. L’europarlamentare ha già dichiarato che saranno presenti delle note critiche relative all’abbassamento dei target di riciclo rispetto alla prima proposta del 2014 e alla poca importanza data al tema della prevenzione della produzione dei rifiuti.
Lo scopo della proposta che verrà presentata è quello di consentire la Parlamento europeo di arrivare preparato al confronto con la Commissione previsto per a novembre, quando dovrebbe essere pronte anche le proposte del Consiglio europeo.
In Italia si sono avviate iniziative di consultazione degli stakeholders come quella, appena conclusa, organizzata dalla Commissione Ambiente del Senato e quella realizzata dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare che, con il supporto della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, ha istituito un Tavolo nazionale di consultazione sull’economia circolare. Il Tavolo è composto da 52 stakeholders (di cui: 11 confederazioni e 15 associazioni di categoria del settore produttivo della gestione e del riciclo dei rifiuti e 26 consorzi di gestione dei rifiuti). La consultazione, avviata in contemporanea all’uscita del Pacchetto, è rimasta aperta per 3 mesi con la possibilità per gli stakeholders di partecipare a riunioni plenarie e incontri tematici e di inviare contributi scritti con le osservazioni. Il componenti del Tavolo hanno prodotto 70 richieste di emendamento al Pacchetto e hanno affrontato e commentato 40 tematiche presenti nel Pacchetto.
Questi documenti sono ora al vaglio del Ministero dell’Ambiente che li userà per definire la sua posizione sul Pacchetto e nella trattativa con gli altri Stati Membri e con la Commissione per l’approvazione definitiva delle riforme alle Direttive.

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