Presentato il Green Deal Europeo: primo obiettivo zero emissioni entro il 2050

commissione europea

L’Europa sarà il primo continente al mondo ad impatto climatico zero entro il 2050 attraverso una roadmap che prevede l’aumento degli obiettivi di riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra al 2030 dall’attuale 40 al 50-55% e la mobilitazione di investimenti pubblici e privati per clima e ambiente nell’ordine di grandezza di 260 miliardi di euro l’anno.

La Commissione europea, a meno di due settimane dall’inizio del suo mandato, ha presentato il Green Deal europeo – una tabella di marcia per rendere sostenibile l’economia dell’UE, trasformando i problemi ambientali e climatici in opportunità in tutti gli ambiti e rendendo la transizione giusta e inclusiva per tutti.

Il Green Deal europeo prevede una tabella di marcia con azioni per stimolare l’uso efficiente delle risorse, grazie al passaggio a un’economia circolare e pulita, arrestare i cambiamenti climatici, mettere fine alla perdita di biodiversità e ridurre l’inquinamento. Illustra anche gli investimenti necessari e gli strumenti di finanziamento disponibili e spiega come garantire una transizione giusta e inclusiva che, come ha detto la Presidente della Commissione Ursula Von der Leyen, servirà a “riconciliare l’economia con il nostro pianeta”.

Il Green Deal europeo non riguarda solo l’emergenza climatica, ma prende in considerazione tutti i settori dell’economia, in particolare i trasporti, l’energia, l’agricoltura, l’edilizia e settori industriali quali l’acciaio, il cemento, le TIC, i prodotti tessili e le sostanze chimiche.

Per tradurre il Green Deal in atti legislativi, la Commissione presenterà entro 100 giorni la prima “legge europea sul clima” che sancisce l’obiettivo della neutralità climatica del 2050 nella legislazione comunitaria e presenterà inoltre la strategia sulla biodiversità per il 2030, la nuova strategia industriale e il piano d’azione sull’economia circolare, la strategia “Dal produttore al consumatore” per una politica alimentare sostenibile e proposte per un’Europa senza inquinamento.

Per realizzare gli obiettivi del Green Deal europeo saranno necessari investimenti notevoli. Per conseguire gli obiettivi in materia di clima ed energia attualmente previsti per il 2030 si stima che occorreranno investimenti supplementari annui dell’ammontare di 260 miliardi di €, pari a circa l’1,5 % del PIL del 2018, per i quali sarà necessaria la mobilitazione dei settori pubblico e privato. All’inizio del 2020 la Commissione presenterà un piano di investimenti per un’Europa sostenibile per contribuire a soddisfare le esigenze di investimento. Almeno il 25 % del bilancio a lungo termine dell’UE dovrebbe essere destinato all’azione per il clima e la Banca europea per gli investimenti, la banca europea per il clima, fornirà ulteriore sostegno. Per fare sì che il settore privato contribuisca al finanziamento della transizione ecologica, nel 2020 la Commissione presenterà una strategia di finanziamento verde.

Per venire incontro agli Stati Membri in difficoltà e far sì che la lotta contro i cambiamenti climatici e il degrado ambientale sia un impegno comune, verrà utilizzato un meccanismo per una transizione giusta che dovrà sostenere le regioni che dipendono fortemente da attività ad alta intensità di carbonio. Si aiuteranno così i cittadini più vulnerabili alla transizione, garantendo l’accesso a programmi di riqualificazione e a opportunità lavorative in nuovi settori economici. Grazie al Green Deal, come ha osservato Von der Leyen, l’Europa potrà diventare la “capofila dell’economia pulita, in modo che l’anno prossimo possa essere “un modello” alla Cop 26 di Glasgow.

Nel marzo 2020 la Commissione lancerà un “patto per il clima” per dare ai cittadini voce in capitolo e un ruolo nella formulazione di nuove azioni, nella condivisione delle informazioni e nell’illustrazione di soluzioni di base che gli altri possano seguire.

Queste le prossime tappe di questa strategia verde: la Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio europeo ad approvare le ambizioni della Commissione per l’economia e l’ambiente futuri dell’Europa e a contribuire alla realizzazione di questi obiettivi. La Commissione presenterà le misure annunciate nella tabella di marcia del Green Deal che, oltre alla legge per il clima entro marzo 2020, prevede entro ottobre 2020 un piano globale per aumentare l’obiettivo climatico dell’UE per il 2030 “ad almeno il 50% e verso il 55% in modo responsabile”. Ancora, entro giugno 2021 si intende proporre di rivedere tutte le misure legislative pertinenti per realizzare questa maggiore ambizione e sempre entro giugno 2021 si vuole proporre di rivedere la direttiva sulla tassazione dell’energia

La discussione sul Green Deal europeo all’ Europarlamento si concluderà con una risoluzione che sarà votata alla plenaria di Strasburgo a gennaio. Le misure per il clima all’ interno del Green Deal saranno discusse dal Consiglio dei Ministri della Ue in corso e, ha detto il presidente Charles Michel, “speriamo di trovare un accordo”.

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