Transizione ecologica, competitività e coesione sociale, i tre capitoli di France Relance, il piano francese da 100 miliardi

Un piano di rilancio da 100 miliardi di euro in due anni per rimettere in moto l’ economia francese con tre priorità: transizione ecologica, competitività delle imprese e coesione sociale e territoriale.

Il Piano France Relance presentato nei giorni scorsi dal governo francese mira, come ha detto lo stesso presidente Emmanuel Macron a far sì che la Francia del 2030 sia più verde, più rispettosa del clima. “Il piano -ha sottolineato- vuole accelerare la conversione ecologica della nostra economia e del nostro tessuto produttivo. La trasformazione delle nostra agricoltura verso il biologico e la qualità, investendo nelle energie di domani come l’idrogeno”. Il piano, molto particolareggiato, che  individua tutte le misure che potranno godere dei finanziamenti destina 30 miliardi alla transizione ecologica e 35 sia alla competitività che alla coesione sociale e, secondo le stime, potrà creare circa 160.00 nuovi posti di lavoro.

I 30 miliardi per la transizione ecologica saranno indirizzati verso 8 capitoli verdi: riqualificazione energetica, biodiversità decarbonizzazione dell’ industria, transizione agricola, mare, infrastrutture e mobilità verdi, tecnologie verdi, cui si devono aggiungere 2,5 miliardi di euro messi a disposizione da BPiFrance, la banca pubblica di investimenti, per accompagnare e finanziare la transizione energetica ed ecologica delle imprese.

Entrando nei particolari, alla riqualificazione energetica degli edifici privati e pubblici sono destinati 6,7 miliardi di euro, alla decarbonizzazione delle imprese1,2 miliardi, allo sviluppo dell’ eco-mobilità 1,2 mld e 4,7 miliardi al trasporto ferroviario a sostegno del trasporto merci, delle linee di dimensioni più piccole e locali e dei treni notturni. Sono previsti anche incentivi per il rinnovo in senso ambientale del parco automobilistico (1,7 miliardi). Nel capitolo “Energie e tecnologie verdi”, spiccano i 7 miliardi che dovranno finanziare lo sviluppo dell’ idrogeno verde. Per la tutela della biodiversità e per transizione agricola ci sono 2,5 miliardi. Sul capitolo economia circolare sono previste misure per disincentivare la plastica monouso ed incentivi per la ricerca sull’ utilizzo di plastica riciclate.

La seconda priorità, la competitività delle imprese, punta alla apertura di nuovi mercati, in particolare nel settore industriale e non dimentica la cultura cui sono destinati 2 miliardi. Infine l’obiettivo della coesione sociale prevede un piano massiccio di investimenti nella sanità (6 miliardi) ed in un vastissimo Piano giovani per favorirne la formazione (1,6 miliardi) e l’inserimento nel mercato del lavoro (3,2 miliardi oltre ai 1,3 miliardi per i percorsi di inserimento).

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