Un tavolo di consultazione sull’economia circolare

L’Unione europea intende promuovere una trasformazione dell’attuale sistema di produzione e consumo abbandonando il modello lineare (estrai, produci, consuma e getta) per arrivare a quello circolare (estrai, produci, consuma e riproduci).
Quale pilastro della green economy per perseguire l’obiettivo dello sviluppo sostenibile, il modello identificato per raggiungere questo importante traguardo è quello dell’economia circolare, ossia un modello di sviluppo industriale il cui obiettivo è quello di preservare e mantenere il più a lungo possibile il valore dei prodotti e dei materiali nell’economia, riducendo al contempo la generazione di rifiuti non riciclabili, nonché l’eccessivo consumo di risorse primarie. Si tratta di una lettura innovativa della catena del valore in una logica di massimizzazione dell’efficienza d’uso delle risorse e minimizzazione della generazione dei rifiuti, sia nelle fasi di produzione, sia nelle fasi di consumo, che comporta, da parte del legislatore, l’opportunità di intervenire nella definizione di un quadro organico di misure volto e favorire la massima cooperazione tra tutti gli stakeholder coinvolti (dai produttori, ai consumatori, agli operatori delle filiere di riparazione e riciclo, ecc.), attraverso idonee misure di stimolo che, direttamente e indirettamente, concorrano all’obiettivo.

In questo contesto, il Pacchetto sull’economia circolare, presentato il 2 dicembre 2015 dalla Commissione Europea individua, gli emendamenti da apportare alle 6 principali direttive sui rifiuti (Direttiva quadro 2008/98/CE, Imballaggi 1994/62/CE, Discariche 1999/31/CE, Veicoli 200/53/CE, Pile e accumulatori 2006/66/CE e RAEE 2012/19/UE).

Alla luce della presentazione del Pacchetto la Fondazione per lo sviluppo sostenibile ha stipulato un Accordo di partenariato con il Ministero della Tutela del Territorio e del Mare, e ha avviato un tavolo di consultazione con oltre 50 stakeholders che saranno direttamente interessati dalle modifiche delle Direttive: le organizzazioni e imprese operanti nel settore dei rifiuti. Il primo incontro si è svolto lo scorso dicembre e ne è stato programmato un secondo durante il mese di febbraio. E’ stato, inoltre, elaborato e divulgato tra gli stakeholders un apposito questionario.

Questa consultazione si propone, da un lato, di evidenziare gli eventuali ostacoli allo sviluppo in Italia dell’economia circolare percepiti dalle imprese che operano nel settore, e, dall’altro di produrre suggerimenti per lo sviluppo della stessa.

Per istruire i lavori del tavolo sono stati elaborati dalla Fondazione i testi in italiano delle 6 Direttive integrati con gli emendamenti proposti dalla Commissione.

I lavori della consultazione saranno chiusi entro la fine di maggio con un evento che sarà organizzato assieme al Ministero dell’ambiente, durante il quale verrà presentato un rapporto finale.

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