Via alla consultazione europea per la revisione della direttiva sulle informazioni non finanziarie delle imprese

La Commissione Europea ha indetto, dal 20 febbraio al 14 maggio 2020, una consultazione pubblica per la revisione della direttiva 2014/95/UE relativa alla rendicontazione delle informazioni di carattere non finanziario delle imprese, al fine di raccogliere le opinioni degli stakeholder. È possibile partecipare alla consultazione accedendo dall’apposita sezione del sito della Commissione Europea dedicata al non financial reporting.

L’attività di revisione è stata annunciata lo scorso dicembre nel Green deal europeo, nell’ambito della nuova strategia europea per la finanza sostenibile, al fine di migliorare la trasparenza delle imprese per far fronte alle emergenti necessità del settore finanziario nella transizione ad una green economy. Il reporting non finanziario diventerà uno strumento strategico utile, non solo a guidare le scelte dei consumatori, ma quelle degli investitori, sempre più mossi dall’esigenza di conoscere i rischi finanziari generati da aspetti ambientali e sociali.

Per raggiungere questo obiettivo, dovranno essere affrontate le principali problematiche riscontrate con l’attuale formulazione della direttiva, quali: la scarsa comparabilità e affidabilità delle informazioni non finanziarie; la mancanza di informazioni da parte di alcune imprese di interesse degli investitori; l’insufficienza delle informazioni pubblicate per gli stakeholder; la difficoltà di reperire le informazioni anche quando vengono segnalate; la difficoltà delle imprese nel decidere quali informazioni rendicontare, con quale standard e dove farlo.

Riguardo agli standard di rendicontazione, data la confusione creata dalla sovrapposizione dei numerosi standard internazionali esistenti, il Vice Presidente della Commissione europea – Valdis Dombrovskis ha annunciato che quest’ultima si impegnerà nel supportare un processo per sviluppare standard europei di rendicontazione non finanziaria, e inviterà l’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) ad avviare i lavori preparatori il più rapidamente possibile. Dombrovskis ha affermato che gli elementi migliori e più ampiamente accettati di ciò che esiste oggi saranno il punto di partenza e verrà utilizzata l’assistenza di esperti che possono meglio contribuire al processo.

Tornando alla consultazione, questa viene effettuata sulla base di un documento di 45 domande, riconducibili alle principali problematiche, riguardanti 8 ambiti: qualità e perimetro delle informazioni non finanziarie da divulgare; standardizzazione; applicazione del principio di materialità; assurance; digitalizzazione; struttura e collocazione delle informazioni non finanziarie; personale scope (per il quale le società dovrebbero divulgare); semplificazione e riduzione degli oneri amministrativi per le società.

Già a inizio febbraio, per mobilitare e avviare il ragionamento sulla revisione della direttiva, la Commissione Europea ha lanciato l’iniziativa dal titolo “Revision of the Non-Financial Reporting Directive” pubblicando l’”Inception impact assessment“, un paper di background nel quale vengono rilevate le principali problematiche della direttiva e individuate dalla Commissione 3 possibili opzioni per affrontarle: continuare con l’attuale approccio delle linee guida non vincolanti rivedendo le “linee guida volontarie sul non financial reporting” pubblicate nel 2017 o definendo linee guida aggiuntive; approvare uno standard esistente o un possibile standard futuro, mantenendo il carattere della volontarietà d’uso; rivedere e rafforzare le disposizioni della direttiva sotto diversi punti di vista (specificare in modo più dettagliato quali informazioni non finanziarie dovrebbero essere pubblicate, richiedere ad alcune o tutte le società che rientrano nell’ambito di applicazione della direttiva di utilizzare uno standard di rendicontazione, aggiungere nell’ambito di applicazione categorie di società attualmente non comprese ed escluderne alcune comprese, garantire la disponibilità di informazioni non finanziarie in formato digitale, ecc..). Anche sui contenuti di questo paper la Commissione invita i soggetti interessati a dare i propri feedback entro il 27 febbraio 2020, che saranno presi in considerazione per l’ulteriore sviluppo e la messa a punto dell’iniziativa.

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