Volontariato aziendale, i dipendenti di Mutti scendono in campo per un’operazione di bonifica

I dipendenti di Mutti sono scesi “in campo” con il supporto di Legambiente per bonificare alcune aree di Montechiarugolo, in provincia di Parma, comune in cui ha la sede principale il Gruppo leader europeo della lavorazione del pomodoro.

L’iniziativa chiude un’importante operazione di bonifica sostenuta dall’azienda. Oltre 50 dipendenti di Mutti volontari, l’Amministratore Delegato, Francesco Mutti e il sindaco di Montechiarugolo, Daniele Friggeri hanno dedicato, il 4 giugno scorso,  buona parte della propria giornata lavorativa alla pulizia delle aree adiacenti ai due stabilimenti di Montechiarugolo e due zone limitrofe soggette a frequenti abbandoni di rifiuti, coordinati da 5 volontari di Legambiente Emilia Romagna.

Attraverso questa operazione, che apre la strada a iniziative future che riguarderanno anche le altre aree dove l’azienda opera, sia al Nord sia al Sud Italia, Mutti si pone il duplice obiettivo di migliorare le condizioni di pulizia di alcuni territori ma soprattutto di sensibilizzare la comunità al fondamentale rispetto per l’ambiente che ci circonda. L’attività di volontariato infatti chiude il cerchio di un’opera di bonifica più ampia, organizzata e sostenuta volontariamente dall’azienda, che ha visto la pulizia di oltre 30 chilometri di fossato su ambo i lati di via Traversetolo, da Parma alla sede Mutti, e sulla SP52, tratto di strada compreso tra la via Emilia e Monticelli Terme.

Grazie a queste iniziative sono stati raccolti oltre 1300 kg di rifiuti indifferenziati, la stessa quantità è mediamente prodotta da un cittadino italiano in due anni. Questa iniziativa, sottolinea Francesco Mutti, è alla base “della continua attenzione che diamo alle nostre comunità locali che, ancora prima di essere i luoghi in cui lavoriamo, sono i luoghi in cui viviamo. È per questo che ci tenevo particolarmente che questa attività fosse svolta in orario di lavoro e come tale retribuita: prenderci cura dell’ambiente non è qualcosa di a sé stante, ma è parte integrante del nostro modo di fare impresa”.

 

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