Avviata una petizione online per chiedere al Governo l’abrogazione del SISTRI

E' online sul sito wwwabroghiamoilsistri.it la petizione per chiedere al Governo Italiano, attraverso una raccolta di firme, l'immediata abrogazione del SISTRI, il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti.

Affidato nel 2006 senza gara d’appalto alla Società Selex del Gruppo Finmeccanica dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il SISTRI è divenuto operativo solo dal 1° ottobre 2013 per i trasportatori e i gestori di rifiuti pericolosi dopo 4 anni di proroghe, abrogazioni, riesumazioni, nel corso dei quali è stato, e continua a essere, oggetto dell’attenzione della magistratura.
Nonostante il sistema fosse stato concepito con l’obiettivo primario di semplificare il processo di gestione dei rifiuti e, al tempo stesso, garantire tracciabilità e legalità, il SISTRI è di fatto divenuto un problema per le piccole e medie imprese italiane perchè le complesse procedure da gestire faranno più che raddoppiare, per famiglie e aziende, il costo dei servizi, introducendo una nuova tassa.  
Come sottolineato nella petizione online, i costi totali per l’intero sistema di gestione dei rifiuti, calcolati sulla base dei circa 300mila MUD relativi a rifiuti pericolosi presentati ogni anno, saranno di 3,5 miliardi € (escluso il contributo annuale SISTRI calcolabile in circa 100 milioni € all’anno) contro i 324 milioni € del sistema cartaceo. Con il SISTRI, quindi, la tassa occulta che gli enti e le imprese si troveranno a pagare sarà di oltre 3 miliardi all’anno, con un costo più che decuplicato.
Il SISTRI, inoltre, non garantisce in alcun modo la tracciabilità in tempo reale e determina un ulteriore rallentamento dei controlli sul campo: un vero e proprio vantaggio concorrenziale per le ecomafie, che continueranno ad aggirare gli obblighi di documentazione cartacea rispetto alle imprese corrette e operanti nella legalità.
Il SISTRI, così come concepito, deve essere immediatamente abrogato. E’ evidente la necessità in Italia di un sistema di tracciabilità dei rifiuti, in particolar modo nella lotta alle ecomafie, ma la soluzione non può essere il SISTRI, visto che gli ormai obsoleti sistemi tecnologici utilizzati per la sua realizzazione comporteranno solo costi aggiuntivi e un appesantimento delle procedure.
Possono firmare la petizione tutte le imprese, le famiglie e tutti i cittadini che si sentono, direttamente o indirettamente, danneggiati da questo sistema.
Per firmare: www.abroghiamoilsistri.it

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