Per 6.000 grandi imprese europee dal 2017 obbligo reporting anche su ambiente

Circa 6.000 grandi imprese e gruppi europei dal 2017 avranno l'obbligo di fornire informazioni anche rispetto a temi non economici, tra cui gli aspetti ambientali.

Il Consiglio Europeo ha infatti adottato la direttiva sulla divulgazione di informazioni non finanziarie da parte di grandi aziende e gruppi. Le aziende interessate dovranno fornire informazioni sulle politiche, i rischi e gli esiti per quanto riguarda le questioni ambientali, sugli gli aspetti sociali e relativi al personale, sul rispetto dei diritti umani, sulla lotta alla corruzione, sulla diversità di genere nei consigli di amministrazione.

Il Parlamento europeo aveva adottato la direttiva il 15 aprile 2014 e in seguito all’adozione da parte del Consiglio, la direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione.

 

Gli Stati membri avranno due anni per recepire la direttiva nella legislazione nazionale. Pertanto, le aziende interessate avranno un tempo significativo per adattarsi alle nuove esigenze, e inizieranno questo rendiconto non economico, dall’ esercizio finanziario 2017.

La direttiva prevede che la Commissione di elabori orientamenti non vincolanti al fine di facilitare questo percorso per le imprese, tenendo conto delle migliori pratiche, degli sviluppi internazionali e delle iniziative correlate dell’UE. Per il Vice-presidente della Commissione europea responsabile del Mercato interno ei servizi, Michel Barnier, questa direttiva “migliorerà in modo significativo la trasparenza” delle più grandi società dell’ Ue, un passaggio importante “per la competitività europea e la creazione di più posti di lavoro “La nuova direttiva si applica soltanto alle grandi aziende con più di 500 dipendenti e ai grandi enti di interesse pubblico, con più di 500 dipendenti”.

Il campo di applicazione comprende circa 6.000 grandi aziende e gruppi. La direttiva concede alle aziende una notevole flessibilità per fornire le informazioni ed esse potranno utilizzare le linee guida internazionali, europee o nazionali che considerano appropriate.

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