Genova-Rotterdam, un corridoio sostenibile: lo Studio della Fondazione

Il corridoio ferroviario Genova-Rotterdam o “Corridoio dei due mari” spicca tra i 10 corridoi europei individuati prioritari dall’ UE, come risulta dallo studio realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, in partnership con l'Ambasciata svizzera, che ha preso in esame i tre aspetti della sostenibilità: economico, ambientale, sociale.

Sull’asse nord-sud del corridoio si trovano regioni europee tra le più densamente popolate e a maggiore vocazione industriale (dalla Valle del Reno in Germania, collegata a distretti produttivi come quello di Francoforte e Stoccarda, alla pianura padana italiana, ai porti di Rotterdam, Anversa e Zebruggen). Il corridoio è inserito nelle principali rotte del commercio mondiale ed ha visto aumentare la domanda di trasporto merci negli ultimi 4 anni, in controtendenza rispetto al resto d’Europa e ad altri corridoi europei.

In un momento come questo di forte attenzione alle valutazioni strategiche sulle grandi infrastrutture, tutti i dati sulla domanda di trasporto merci e sulla diminuzione dell’ impatto ambientale sono dalla parte del Corridoio Genova-Rotterdam. Dall’analisi compiuta nello studio risulta, infatti, che il traffico merci che, lungo la direttrice Genova-Rotterdam, ha attraversato le Alpi Svizzere è in continua crescita dagli anni ’80: le tonnellate trasportate su strada erano 8,9 milioni nel 2000 e sono diventate 14,3 nel 2010; quelle trasportate su ferro erano 20,6 milioni nel 2000 e sono 24 milioni nel 2010. Ed anche i due estremi del corridoio hanno visto aumentare, tra il 2005 e 2010, il traffico containerizzato: Rotterdam ed Anversa del 31% e 20% rispettivamente; La Spezia e Genova rispettivamente del 25% e dell’8%.

Ai valichi stradali tra Italia e Svizzera sono stati, inoltre rilevati, nel 2009 circa 850.000 veicoli pesanti con origine o destinazione Italia con la Lombardia in testa come generatore di traffico da e verso l’ Italia, veicoli stradali che diventeranno 1.171.000 nel 2030. Se una buona parte di questi veicoli che viaggiano da e verso l’ Italia venissero spostati dalla strada alla ferrovia l’ ambiente ne potrebbe trarre un gran beneficio: si assisterebbe infatti a una diminuzione annua delle emissioni di CO2 di 0,3 milioni di tonnellate, di NOX di 1000 tonnellate, di PM di 7 tonnellate e un risparmio energetico di 100.000 TEP.

E, aspetto socialmente ed ambientalmente significativo, il trasferimento modale da strada a ferrovia di tutto il traffico merci generato e diretto in Italia, permetterebbe una drastica riduzione dei costi esterni per il nostro paese (emissioni atmosferiche, rumore, incidenti, congestione ecc) fino a 268 Milioni di Euro l’anno al 2030. Lo studio, qui allegato, è stato presentato il 26 Novembre dal Presidente Edo Ronchi in un incontro ospitato dall’Ambasciatore Svizzero a cui ha partecipato, come discussant, Mauro Moretti, amministratore delegato del Gruppo FS.

Download “Genova-Rotterdam | Un corridoio sostenibile” Pubblicato il: 10 Dic 2012

Download “Genoa-Rotterdam - A sustainable corridor” Pubblicato il: 10 Dic 2012

Link al servizo televisivo con intervista al Presidente Edo Ronchi — Realizzato da Adnkronos 

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