Economia circolare: approvata in Francia la legge “anti-spreco”, già scattati i primi divieti

anti-spreco

Arriva in Francia la roadmap per mettere al bando l’immissione sul mercato di tutti imballaggi monouso in plastica che ha come traguardo finale il 2040. Il disegno di legge anti-spreco (anti-gaspillage) per un’economia circolare, dopo essere stato adottato dall’Assemblea nazionale, è stato approvato all’unanimità al Senato il 30 gennaio scorso.

La legge appena entrata in vigore fa parte delle misure approvate nel luglio scorso nel quadro della “Transizione ecologica per la crescita verde” scaturita dalla conferenza sul clima di Parigi del dicembre 2015, la Cop21.

Il ruolino di marcia previsto dal nuovo provvedimento prevede che già dal primo gennaio di quest’ anno siano vietati bicchieri e piatti usa e getta e bastoncini per le orecchie.
Nel 2021 saranno messe al bando cannucce, posate, sacchetti monouso, aste per palloncini e tutti gli oggetti in plastica ossodegradabili.
Nel 2022 il divieto si estenderà alle bustine di te’ in plastica, ai giocattoli in plastica distribuiti nei fast food e alla distribuzione gratuita di bottiglie di plastica nelle aziende.
Nel 2023 sarà vietato l’uso di piatti monouso nei fast food per i pasti serviti in loco.

La legge si propone anche di ridurre del 50%, entro il 2030, il consumo di bottiglie monouso in plastica per bevande, con target di recupero e riciclo del 77% entro il 2025 e del 90% entro il 2029.

Le nuova normativa prevede inoltre:

Lotta all’obsolescenza programmata. Per favorire la riparazione di un prodotto, dal gennaio 2021 i consumatori beneficeranno, al momento dell’acquisto, di informazioni sulla riparabilità del bene. L’indice consentirà di sapere in anticipo se il prodotto sarà riparabile facilmente o non riparabile affatto. Allo stesso tempo conterrà informazioni sulla disponibilità di pezzi di ricambio. Obiettivo: raggiungere entro 5 anni un tasso di riparazione del 60% per i prodotti elettrici ed elettronici.

Estendere la responsabilità dei produttori nella gestione dei rifiuti. Molte categorie di prodotti sono coinvolte in questo regolamento: imballaggi, batterie, medicinali, pneumatici, carta e giornali, tessuti e scarpe, mobili, elettrodomestici. I produttori organizzeranno e dovranno garantire la seconda vita dei loro prodotti. Ogni settore avrà il proprio programma di attuazione tra il 2021 e il 2024.

Inoltre verrà previsto un sistema di bonus/malus riferito ai prodotti in modo di favorire quelli progettati in modo ecologico, con materiali riciclati, facilmente riparabili. Chi progetta in modo più ecologico beneficerà di un bonus sul contributo che si paga per la gestione e il trattamento della fine della vita dei prodotti. Al contrario, i produttori che non hanno un approccio alla progettazione ecocompatibile vedranno aumentare questo contributo.

Il testo prevede che gli obiettivi di riduzione, riutilizzo e di riciclo siano stabiliti con decreto per il periodo 2021-2025, quindi per ogni periodo consecutivo di 5 anni. Questi decreti, di durata superiore a 5 anni, saranno elaborati con le ONG, produttori, comunità e associazioni dei consumatori al fine di definire congiuntamente obiettivi realistici e soluzioni credibili e infrangere la logica attuale che, come dice il Ministero francese della Transizione ecologica, è senza senza strategia né  coerenza.

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