Il Consiglio Ue adotta conclusioni su piano d’azione economia circolare

Un piccolo passo in avanti sul pacchetto economia circolare, il Consiglio dei Ministri dell’Ambiente dell’Ue ha adottato, infatti, le conclusioni sul piano di azione.
“Questo piano –si legge nel documento- mira a ridurre gli sprechi e a mantenere il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse per l’economia il più a lungo possibile.
Le conclusioni sostengono questo obiettivo e dimostrano l’ impegno per una transizione verso un modello più sostenibile, ad esempio attraverso la riduzione dell’ uso delle risorse, l’ aumento del riciclo e migliorando la gestione dei rifiuti”.

Le conclusioni adottate nella seduta del Consiglio dell’Ambiente non si limitano tuttavia a sostenere gli obiettivi del Pacchetto, ma avanzano anche proposte e consigli per accelerare questa transizione. In particolare viene sollecitata la Commissione europea a dar vita ad una struttura snella di governance a livello europeo e a un quadro di monitoraggio che registri i progressi verso un’economia circolare. Il pacchetto economia circolare è ora al vaglio dell’Europarlamento e ha come relatrice Simona Bonafè (Pd). “L’ho incontrata – ha affermato il commissario all’ambiente Karmenu Vella –  e mi ha assicurato la sua intenzione di far avanzare il dossier abbastanza rapidamente verso la fase di adozione”.

La riunione del Consiglio Ambiente aveva all’ordine del giorno anche la ratifica dell’Accordo di Parigi sul Clima e nella dichiarazione finale l’Unione europea e i suoi Stati membri sono invitati a “ratificare l’accordo di Parigi il più presto possibile”, prendendo le misure necessarie richieste dalle diverse procedure nazionali, in modo da depositare collettivamente i loro strumenti di ratifica al Segretario generale delle Nazioni Unite. La Commissione europea ha già avanzato una proposta di ratifica che richiede il via libera del Parlamento Ue, prima che il Consiglio possa dare la sua formale approvazione.

 

Download “Council conclusions on the EU action plan for the circular economy” Pubblicato il: 20 Giu 2016

Facebooktwitterlinkedinmail