ILVA: ambientalisti chiedono al Governo che sia Ronchi Commissario con pieni poteri

Le associazioni ambientaliste Greenpeace, Legambiente e Wwf si dicono "molto preoccupate per come il Governo ha affontato la vicenda dell'Ilva".

L’ Esecutivo – spiegano in una nota congiunta – alla scadenza del primo mandato del Commissario Bondi si è preoccupato di nominare un altro Commissario nella persona di Paolo Gnudi, senza tra l’ altro fornire spiegazioni, ma non si e’ preoccupato di nominare il Commissario preposto al Piano di Risanamento Ambientale dato che sono passati oltre 15 giorni dalla scadenza del mandato del professor Edo Ronchi”.

Le tre associazioni auspicano che venga confermato e che gli siano dati pieni poteri decisionali e le risorse per attuare il Piano di risanamento. Per le risorse – aggiungono – s’intervenga con un decreto d’urgenza per rendere disponibili i fondi sequestrati dalla procura di Milano per realizzare il Piano di Risanamento ambientale, come tra l’ altro già previsto dalla Legge 6/2014, senza però condizionarli all’approvazione del Piano Industriale che sembra viaggiare in alto mare.

Non si può aspettare ancora, sono già intollerabili i ritardi con cui è stato approvato il Piano di risanamento ambientale e rischia di impantanarsi per mancanza di liquidità. Il risanamento ambientale, il rispetto delle prescrizioni dell’ Aia, l’innovazione tecnologica del processo produttivo – osservano Greenpeace, Legambiente e Wwf – sono la condizione perchè l’impianto siderurgico continui a produrre e garantisca l’occupazione per Taranto e per gli altri stabilimenti.

Con il Commissariamento dell’ Ilva il Governo prese l’impegno solenne con i cittadini e i lavoratori che l’ impianto sarebbe stato risanato per dare anche continuita’ alla produzione e garantire i posti di lavoro. Ora il Governo mantenga gli impegni”.

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