Paesi Bassi, Class Action sul clima. Il giudice impone taglio gas serra del 25% entro il 2020

La sentenza di un tribunale olandese impone al Governo l'obbligo di  salvaguardare i propri cittadini dai rischi legati ai cambiamenti climatici.

La sentenza emanata dal tribunale olandese è una sentenza storica per quanto inaspettata, destinata a creare un precedente importante nella lotta ai cambiamenti climatici.

Gli attivisti della Urgenda Sustainable Foundation hanno portato avanti una class action per conto di 900 cittadini, sostenendo davanti alla corte che il governo olandese avesse l’obbligo legale di proteggere la popolazione di fronte al pericolo del cambiamento climatico.

I giudici olandesi, nella loro sentenza, hanno accolto le ragioni degli attivisti, considerando che allo stato attuale l’impegno portato avanti dal governo olandese non fosse sufficiente che a ottenere una riduzione del 17% al 2020: meno di altri paesi europei e non abbastanza considerando “la gravità e la portata dei cambiamenti climatici in atto”. La corte ha così ordinato un taglio delle emissioni pari almeno al 25% da ottenere entro il 2020, per mezzo di una disposizione giuridicamente vincolante e basata sul principio universale dell’astenersi dal causare danni.

Il governo di Amsterdam, che potrà ancora fare appello a un tribunale superiore per ribaltare gli esiti della sentenza, aveva già in atto un programma di chiusura delle centrali a carbone, l’aumento nell’utilizzo di energia solare ed eolica, oltre che la drastica riduzione delle estrazioni di gas nel nord del paese. Un piano che potrebbe non essere sufficiente dopo il verdetto del giudice e che dovrà subire una decisa accelerazione e intensificazione.

La sentenza non è stata commentata dagli avvocati del governo olandese, mentre è stata definita da Jasper Teulings di Greenpeace come “una pietra miliare e l’inizio di un’ondata di contenzioso climatico” visto che altre class action vengono attualmente portate avanti in Belgio e nelle Filippine.

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