Rapporto IRENA 2017: prosegue la riduzione dei costi di generazione elettrica da fonti rinnovabili

Secondo l’ultimo rapporto presentato dall’Agenzia internazionale per le fonti rinnovabili (IRENA), anche nel 2017 si confermano i trend positivi in termini di riduzione dei costi della generazione elettrica da fonti rinnovabili e, in particolare da fotovoltaico ed eolico.

Gli impianti fotovoltaici utility scale installati nel 2017 hanno raggiunto un costo (levelised cost of electricity – LCOE) medio a livello globale di 100 USD/MWh. Si tratta di un valore all’interno del range di costo degli impianti alimentati da fonti fossili – anche se ancora lontano da quelli più competitivi che possono arrivare a meno 50 USD/MWh – ma soprattutto pari a quasi un quarto di quelli registrato nel 2010. Naturalmente questa tecnologia risente in modo particolare delle caratteristiche locali e le recenti aste in alcuni paesi arabi e del sud America hanno visto spuntare costi nell’ordine dei 30 USD/MWh, quindi estremamente competitivi. Le proiezioni al 2020 del costo medio globale per il fotovoltaico utility scale indicano valori attorno a 60 USD/MWh, quindi molto vicini agli impianti alimentati da fonti fossili più competitivi. Anche l’eolico onshore mostra trend molto positivi e nel 2017 con un costo medio di 60 USD/MWh risulta essere tra le tecnologie per la produzione elettrica alimentate a fonti rinnovabili più competitive al mondo,  insieme a idroelettrico, geotermoelettrico e biomasse che però presentano progressi meno evidenti (le prime due hanno addirittura visto aumentare i costi di generazione tra il 2010 e il 2017). Anche la fonte eolica risente molto del contesto locale, e in alcune recenti aste, tra cui quelle in Germania, si sono toccati valori intorno ai 30 USD/MWh. I costi dell’eolico off shore e del solare a concentrazione restano i più alti tra le tecnologie rinnovabili, con il primo che nel 2017 ha fatto registrare valori intorno ai 140 USD/MWh (scesi dai 170 del 2010) e il secondo ancora a quota 220 USD/MWh ma con una progressione molto spinta (era a 330 nel 2010) e con prospettive molto interessanti che nelle regioni più assolate potrebbero portare nel 2020 a costi di circa 60 USD/MWh.

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