Rifiuti da batterie: nuovi codici Ue per potenziare il riciclo

Nuovi codici rifiuti da batterie

In marzo la Commissione Europea ha aggiornato l’elenco europeo dei rifiuti con nuove classificazioni per i rifiuti da batterie. Una delle modifiche più importanti riguarda la classificazione della black mass, la massa nera che scaturisce dalla triturazione delle batterie esauste. Un composto che, a seconda delle batterie dalle quali viene ricavato, può essere ricco di materie prime critiche. Come cobalto, litio, nichel e manganese che l’Europa considera materie prime strategiche. Con il nuovo elenco, la black mass viene considerata hazardous waste, ovvero rifiuto pericoloso.

L’OBIETTIVO: NON FAR “PARTIRE” MATERIE PRIME CRITICHE

“In conformità con la Convenzione di Basilea e con il Regolamento sulle spedizioni di rifiuti”, si legge in una nota della Commissione, la classificazione della black mass come rifiuto pericoloso “porterà a un migliore controllo delle spedizioni di massa nera e garantirà che la massa nera rimanga nell’economia europea. Ciò supporterà l’obiettivo del Regolamento sulle batterie di passare a un’economia circolare, aumentando la sicurezza dell’approvvigionamento di materie prime ed energia e rafforzando l’autonomia strategica dell’Ue”.

La classificazione della black mass come rifiuto pericoloso, inoltre, ne impedirà l’esportazione verso i Paesi non Ocse. Secondo la commissaria per l’Ambiente, la resilienza idrica e l’economia competitiva e circolare, Jessika Roswall, “trattenendo la massa nera più a lungo nell’economia possiamo incrementare il riciclaggio delle batterie e la nostra economia circolare”.

La nuova classificazione comporterà maggiori oneri amministrativi per gli operatori, soprattutto più controlli e più burocrazia per la movimentazione oltre confine. Il che, nelle intenzioni dell’esecutivo comunitario, dovrebbe spingere verso un maggiore trattamento e avvio a riciclo interno all’Ue.

L’AGGIORNAMENTO RIGUARDA ANCHE LE BATTERIE AL LITIO

L’aggiornamento periodico dei codici per i rifiuti da batterie è necessario per stare al passo con l’evoluzione tecnologica e con le nuove chimiche adottate. I nuovi codici riguardano i rifiuti da batterie derivanti da tutte le fasi del ciclo di vita: produzione, consumo, trattamento per il riciclo. Oltre alla massa nera, saranno classificate come pericolose le batterie esauste a base di litio, di nichel, di zinco, le batterie esauste sodio-zolfo e le alcaline. Il nuovo elenco introduce anche un nuovo codice per le batterie a base di litio collezionate tramite la raccolta differenziata dei rifiuti urbani.

Superato un periodo di circa due mesi nei quali Europarlamento e Consiglio potranno opporre obiezioni all’atto delegato della Commissione, il nuovo elenco dei rifiuti sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue. Entrerà in vigore 20 giorni dopo. A quel punto scatterà un periodo transitorio di 18 mesi per far sì che gli operatori possano adeguarsi ai nuovi oneri.

I TARGET DEL REGOLAMENTO BATTERIE

In base al nuovo Regolamento europeo, gli Stati membri sono obbligati ad arrivare entro il 2030 una raccolta del 73% dei rifiuti da batterie portatili. Per quelle che alimentano i veicoli da trasporto leggeri, il target è del 51% entro il 2028 e del 61% entro il 2031. Inoltre entro il 31 dicembre 2027 il riciclaggio deve portare al recupero di almeno il 90% di cobalto, rame, piombo e nichel presente nelle batterie esauste e di almeno il 50% del litio. Dopodiché, dall’agosto del 2031 scatteranno gli obblighi di contenuto minimo riciclato. Le nuove batterie immesse sul mercato dovranno contenere almeno il 6% di litio e nichel, il 16% di cobalto e l’85% di piombo provenienti da riciclo.


Articolo originale pubblicato sul sito del Circular Economy Network
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