Rinnovabili in Italia e in Europa, il punto del GSE

Nel 2018 sono stati consumati in Italia 21,6 Mtep di energia rinnovabile. Un dato che posiziona il Paese al terzo posto, dopo Germania e Francia, nella classifica tra i principali Stati europei in cui l’utilizzo delle rinnovabili è maggiormente diffuso.

Il Gse ha pubblicato il nuovo documento Fonti rinnovabili in Italia e in Europa nel quale fa il punto sulla diffusione delle FER a livello nazionale e mette a confronto i risultati raggiunti dall’Italia con quelli degli altri Paesi europei.

Le rinnovabili in Italia, come si legge nel Rapporto del Gse, hanno questa diffusione nei vari settori di impiego: termico (19% del totale settoriale), elettrico (33,9% del totale settoriale, superiore alla media europea del 32,1%), trasporti (1,25 Mtep di biocarburanti con una quota pari al 7,7%).

In particolare nel settore elettrico, la fonte che nel 2018 ha fornito il contributo principale alla produzione di energia da FER è quella idraulica (42% della produzione complessiva), seguono il fotovoltaico (20%), le bioenergie (17%), l’eolica normalizzata (16%) e la geotermia (5%).

Nel settore termico, invece, le fonti principali sono la biomassa solida (circa 7 Mtep), utilizzata soprattutto nel settore domestico in forma di legna da ardere o pellet, e le pompe di calore (2,6 Mtep). Nel settore trasporti il contributo principale è fornito dai biocarburanti.

In Italia tra il 2005 e il 2018 i consumi di energia da FER sono raddoppiati, passando da 10,7 Mtep a 21,6 Mtep. Si osserva, al contempo, sottolinea il Rapporto, una tendenziale diminuzione dei consumi finali lordi complessivi (CFL), legata principalmente agli effetti della crisi economica, alla diffusione di politiche di efficienza energetica e a fattori climatici.

Considerando la quota dei consumi totali coperta da rinnovabili, pari al 17,8%, l’Italia nel 2018 è uno dei 12 Stati Membri dell’UE ad aver già raggiunto il proprio obiettivo al 2020 (17%) e il dato italiano è più alto di quello degli altri principali Paesi europei (Germania, Francia, Spagna, UK).

Ma da tutti i più recenti report europei emerge un rallentamento in Italia delle rinnovabili che mette a rischio il raggiungimento egli obiettivi al 2030. Lo certifica l’Eurostat ed anche il “Winter Package”, il pacchetto d’inverno per la sostenibilità competitiva appena presentato dalla Commissione europea che, nella parte che riguarda l’ Italia, sottolinea che in fatto di energie rinnovabili “negli ultimi tempi i progressi sono rallentati”.

 

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