Biodiversità: in corso a Roma i Negoziati ONU per la prossima COP 15 di Kunming

Circa 1 milione di specie animali e vegetali sono a rischio di estinzione, e molte di esse potrebbero scomparire entro pochi decenni a causa degli impatti causati dall’uomo. Questi sono gli allarmanti dati emersi lo scorso maggio dal Rapporto sulla Biodiversità IPBES (Intergovernamental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services dell’ONU). La natura soffre di un declino senza precedenti, e le ripercussioni potrebbero essere gravissime per l’intero pianeta, per l’economia e per il benessere degli esseri umani. Gli sforzi fino ad ora intrapresi degli Stati per invertire questa pericolosa tendenza sono stati finora del tutto insufficienti. Le politiche economiche hanno sostanzialmente continuato a sottovalutare gravemente il ruolo e l’importanza del Capitale Naturale nel fornire una serie di beni e servizi indispensabili per il mantenimento delle attività umane. La mancata percezione dell’importanza dei Servizi Ecosistemici è ancora molto diffusa e genera rischi non trascurabili per la conservazione degli equilibri ambientali ed economici a scala mondiale.

Dieci anni fa, durante la X Convenzione delle Parti a Nagoya, venne concordato il Piano strategico per la biodiversità 2011-2020 ed i relativi 20 obiettivi – i cosiddetti Aichi Target – riguardanti la protezione e la conservazione della Natura. Per quanto questi Target fossero ampiamente condivisi fra gli Stati, durante questi dieci anni si sono rivelati difficili da misurare e da realizzare, come analizzato dal Centre for Conservation Science di Sandy, nel Regno Unito.

Proprio in questi giorni, dal 24 al 29 Febbraio, presso la sede della FAO a Roma, esperti e rappresentanti della comunità internazionale si sono riuniti per discutere del nuovo Piano Strategico per la biodiversità. Da questa riunione emergerà una bozza che in Ottobre verrà consegnata ai leader mondiali durante la prossima Convenzione delle Parti sulla Biodiversità a Kunming, in Cina. A loro spetterà il compito di approvare Target più stringenti e quantificabili che permettano di raggiungere gli obiettivi per lo più mancati dal precedente Piano.

Per la prima volta la Cina ospiterà una delle due principali conferenze ambientali mondiali e sarà chiamata, il prossimo Ottobre, ad essere teatro di un punto di svolta per il pianeta. Non a caso, la scorsa settimana, il Presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron, ha definito la battaglia per la tutela della biodiversità e del cambiamento climatico “la battaglia del secolo”. In questa battaglia, è necessario che tutti i governi si uniscano nello sforzo di contenere le perdite e invertire la rotta del declino, sia per il pianeta che per i suoi abitanti.

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