A Trieste la portualità è sostenibile

Il Porto  guarda al futuro nel segno dello sviluppo sostenibile. Se ne è discusso a Trieste il 16 luglio scorso nella splendida cornice del Porto Vecchio.

Diventare un’eccellenza anche dal punto di vista ambientale è la sfida del Porto di Trieste, che punta sulla sostenibilità come fattore di sviluppo e competitività a livello europeo e internazionale.

Va in questa direzione l’accordo di partenariato siglato a fine maggio dall’Autorità portuale giuliana con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile, allo scopo di realizzare un modello avanzato di gestione ambientale delle attività, finalizzato anche ad ottenere la certificazione Emas.

Proprio su questi temi si sono confrontati i rappresentanti di istituzioni, mondo economico, addetti ai lavori e media nel corso dell’incontro “Gli obiettivi ambientali del Porto di Trieste“, presso la centrale idrodinamica nel Porto Vecchio.

Al tavolo dei relatori, Marina Monassi presidente dell’Autorità portuale di Trieste, Edo Ronchi presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Maurizio Spoto direttore dell’Area marina protetta di Miramare, Anna Maria Maggiore del Ministero dell’Ambiente, Antonio Paoletti presidente della Camera di commercio di Trieste, Debora Serracchiani presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.

In ballo c’è il futuro del porto collegato al territorio triestino e al suo golfo, con tutto il carico di storia e di cultura, di tradizioni e di competenze, di risorse ambientali e naturali, da tutelare e valorizzare nel senso della sostenibilità e della green economy.

Trieste, 16 luglio 2013 — Centrale Idrodinamica del Porto Vecchio.- ore 11.00

 

Programma dell’incontro
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