VI Rapporto Anci-Conai sui rifiuti: 3.549 Comuni sopra il 50% di avvio al riciclo

Il 6° rapporto Ancitel suIla raccolta differenziata e il riciclo, recentemente pubblicato, ci fornisce interessanti informazioni sull’andamento di questo settore nel nostro Paese. Il trend, nel complesso, è positivo. Sale da otto a nove il numero di Regioni italiane che hanno raggiunto il 50% di avvio a riciclo.

In particolare, il Trentino Alto Adige raggiunge il 69%, seguito dal Friuli (61%) e Lombardia (60%). Sotto il 60% in ordine decrescente seguono le Marche, il Veneto, il Piemonte, l’Emilia Romagna, la Valle d’Aosta e la Sardegna.

Se contiamo invece i comuni che hanno già superato questo traguardo, essi salgono a 3.549. Un dato in aumento del 13% rispetto al 2014 e del 58,29% rispetto al 2013.

Lo studio evidenzia un lieve aumento (+0,78%) della produzione dei rifiuti urbani nel 2015, che si attesta a 512 kg per abitante, mentre la percentuale di raccolta differenziata (+3,32%) cresce più velocemente rispetto a quella di avvio al riciclo (+1,77%), una forbice dovuta in larga parte alla qualità dei materiali raccolti.

Inoltre, il Trentino Alto Adige ha superato l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata (66%) e sono prossimi a questo le Marche (64,2%), il Friuli (64%) e la Lombardia (62%). La raccolta differenziata ha permesso di separare 13,3 milioni di tonnellate di rifiuti.

L’intercettazione pro capite di raccolta differenziata segna un +7,90% con 253 kg per abitante, sia pur con grandi differenze fra Regione e Regione: si passa dai 357 kg della Liguria ai 54,81 della Sicilia.

Sono stati misurati anche i vantaggi derivati da queste performance. Il Sistema Conai ha contribuito a remunerare i comuni che hanno voluto avvalersi dell’accordo ANCI/CONAI per un valore pari ad oltre 426 milioni di euro, in aumento del 7,6% rispetto all’anno precedente. Il maggior contributo deriva dagli imballaggi di plastica per un valore di oltre 250 milioni di euro, seguito dalla carta (90 mln/euro) e il vetro (65 mln/euro).

Non sono stati contabilizzate le entrate derivanti dalla cessione di queste frazioni ad operatori diversi dalla filiera Conai e quelle derivanti dalla cessione delle altre frazioni o categorie di rifiuti. Quindi il vantaggio economico complessivo conseguito dai comuni è più elevato e tende ad aumentare, tenendo conto dei costi evitati (destinazione a discarica o a recupero energetico).

Rispetto ai vantaggi ambientali si contabilizzano in quasi 1,8 mln/t di CO2 eq evitate durante l’anno 2015.

Riguardo ai RAEE si è tornati a raggiungere l’obiettivo della raccolta di 4 kg/ab/a, ma si è ancora distanti da quello dei 7,6 kg/ab/a previsto per il 2016 e dei 10 kg/ab/a per il 2019. Questo grande scarto deve spronare a fare di più per evitare contestazioni in sede comunitaria. In particolare, sola La Valle d’Aosta sembra aver già centrato l’obiettivo del 2016.

Infine, rispetto ai costi del servizio di igiene urbana la spesa media per tonnellata è stata di 347 euro, corrispondente a 170 €/ab. I valori più bassi riguardano i comuni compresi tra i 1.000 e i 20.000 abitanti. Lievitano i costi per quelli al di sopra del 250.000 abitanti (423 €/ab).

Download “Report Ancitel-Anci | La Banca Dati - VI Rapporto Raccolta Differenziata e Riciclo 2015” Pubblicato il: 4 Nov 2016

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