Via libera dell’ Europarlamento alla nuova direttiva sull’ efficienza energetica degli edifici

Nuove regole per ridurre i consumi energetici e le emissioni del parco immobiliare europeo con l’obiettivo di ottenere edifici a emissioni quasi zero entro il 2050, creando così posti di lavoro nel settore delle ristrutturazioni e dell’edilizia. Il settore dell’edilizia nell’UE è il più grande consumatore unico di energia in Europa, assorbendo il 40% dell’energia finale e circa il 75% degli edifici è inefficiente dal punto di vista energetico.

Il Parlamento europeo ha infatti approvato definitivamente il 17 aprile scorso la proposta di aggiornamento della direttiva sull’efficienza energetica degli edifici (direttiva 2010/31/Ue), la prima delle 8 proposta legislative del pacchetto “energia pulita per tutti gli europei” presentato dalla Commissione europea a novembre 2016 ad avere il via libera.

Il percorso di avvicinamento agli obiettivi che l’Unione europea si è data per avere un’edilizia a emissioni quasi zero entro il 2050 –che dovrà essere sostenuto da tabelle di marcia nazionali per la decarbonizzazione degli edifici – include misure per accelerare il tasso delle ristrutturazioni verso sistemi energicamente più efficienti e per migliorare le prestazioni energetiche dei nuovi edifici rendendoli più “smart”. Oggi solo lo 0,4-1,2% dello stock immobiliare viene rinnovato ogni anno e questo apre un enorme potenziale per l’aumento dell’efficienza energetica in Europa e anche per le opportunità economiche: il settore delle costruzioni genera, infatti, circa il 9% del PIL europeo e rappresenta 18 milioni di posti di lavoro diretti.

Tra le novità previste dalla direttiva:

  • L’uso di tecnologie ICT e di tecnologie smart per far sì che gli edifici funzionino in modo efficiente.
  • La realizzazione di punti di ricarica per i veicoli elettrici in tutti gli edifici
  • L’ introduzione di un “indicatore d’intelligenza” uno strumento in grado di valutare la capacità degli edifici di migliorare la propria operatività e interazione con la rete per adattarsi alle esigenze del consumatore.
  • Il rafforzamento delle strategie a lungo termine per le ristrutturazioni degli edifici
  • La mobilitazione di finanziamenti pubblici e privati. .

Ora il provvedimento dovrebbe avere nelle prossime settimane il via libera del Consiglio dei Ministri europeo e poi la nuova direttiva potrà essere pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione; entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione e gli Stati membri dovranno recepirla entro 20 mesi.

 

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