World Energy Outlook 2016: le emissioni di CO2 legate all’energia smettono di crescere nel 2015, ma per rispettare Parigi serve un cambio di passo

Come ogni anno, l’edizione 2016 del World Energy Outlook dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) fa il punto sulla situazione energetica mondiale e sulle sue prospettive. Il rapporto conferma che nel 2015 la crescita delle emissioni di gas serra del comparto energia mondiale ha subito uno stop.

Su questo ha pesato non tanto un rallentamento dell’economia globale, che è continuata a crescere, quanto un miglioramento dell’intensità energetica (+1,8%) e un miglioramento del mix produttivo, grazie alla penetrazione di fonti “pulite”, principalmente rinnovabili.

Tuttavia, secondo l’Agenzia, siamo ancora lontani dal poter affermare di aver intrapreso la strada giusta per rispettare gli impegni dell’Accordo di Parigi, riducendo il rischio di un incremento della temperatura media del pianeta ben inferiore ai due gradi centigradi rispetto al periodo pre-industriale.

Secondo gli scenari tracciati nel rapporto, infatti, seppure con un rallentamento rispetto agli ultimi 25 anni, nel periodo che ci separa dal 2040 le emissioni continueranno a crescere, anche nel cosiddetto New Policy Scenario, che oltre alle politiche esistenti include un accurato assessment degli impegni degli Intended Nationally Declared Contributions (INDC) al 2030. In questo scenario, infatti, si prevede un incremento delle emissioni di CO2 dello 0,5% all’anno, contro un aumento della domanda di energia dell’1% e un’espansione dell’economia globale del 3,4%. In altri termini, lo scenario considera un incremento del 30% della domanda globale di energia nel periodo considerato, pur con un miglioramento del mix energetico globale.

Tuttavia per rispettare uno scenario di contenimento del rischio di incremento della temperatura media del pianeta entro i 2 °C, lo scenario 450 elaborato dalla IEA, sarà necessario mettere in campo consistenti interventi addizionali in tutti i settori rispetto a quelli dichiarati negli INDC che descrivono il New Policy Scenario.

In particolare, il rapporto sottolinea il grande potenziale nel settore della produzione di energia elettrica, la cui intensità di emissioni può raggiungere gli 80 g/kWh di CO2 rispetto ai 515 g/kWh di oggi (e ai 385 g/kWh del New Policy Scenario), incrementando lo sfruttamento di tutte le fonti rinnovabili a discapito delle fonti fossili. In termini assoluti, nello scenario 450, le emissioni del settore della generazione elettrica al 2040 si attesteranno a 3,6 Gt/anno, il 60% in meno rispetto a quelle previste dal New Policy Scenario.

In attesa del nuovo report dell’IPCC per il conseguimento di uno scenario di contenimento dell’innalzamento della temperatura media globale di 1,5°C, l’IEA indica la necessità di raggiungere il picco delle emissioni entro il 2020. Per raggiungere questo obiettivo l’Agenzia prefigura una disponibilità immediata di tutte le tecnologie low-carbon ipotizzate nello scenario 450, immaginando una decisa penetrazione dell’alimentazione elettrica nel trasporto leggero e pesante, un aumento significativo nell’efficienza del sistema industriale, la completa riqualificazione degli edifici residenziali e commerciali a emissioni-zero.

Download “IEA Report | World Energy Outlook 2016 - Executive summary” Pubblicato il: 29 Nov 2016

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