Raddoppiare investimenti in rinnovabili per centrare target 20%, Comunicazione Commissione Ue

Gli stati europei, per centrare l'obiettivo comunitario del 20 per cento di energia prodotta da fonte rinnovabile, devono raddoppiare gli investimenti passando dagli attuali 35 miliardi di euro l' anno a 70 e devono anche ottimizzare l'efficacia della spesa.

Questo quanto indica la Commissione Europea in una nuova Comunicazione sulle energie rinnovabili che sottolinea anche come i target indicativi fissati per il 2010 nei settori elettricità e trasporti siano stati centrati soltanto da una manciata di stati.

 

In particolare solo sette paesi (Danimarca, Germania, Irlanda, Lituania, Polonia, Portogallo, Ungheria) si aspettano di raggiungere l’obiettivo 2010 per l’elettricità da rinnovabili e nove (Austria, Finlandia, Germania, Malta, Olanda, Polonia, Romania, Spagna, Svezia) per il settore trasporti. Nel suo complesso, l’Ue ha prodotto nel 2010 solo poco più del 18 per cento di elettricità da fonte rinnovabile contro un target del 21 per cento.

 

Per far sì che gli stati membri raggiungano l’obiettivo vincolante posto dalla direttiva 20/20/20, la Commissione nella sua Comunicazione indica una via maestra che passa attraverso gli strumenti di cooperazione previsti dalla direttiva stessa come la compravendita di energia da fonte rinnovabile fra stati membri (nove Paesi come Austria Germania, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria si aspettano di superare il target in rinnovabili del 2020 e avranno quindi un surplus da vendere ad altri Paesi) e il finanziamento di impianti in energie rinnovabili in altri Stati per ottenere una quota di produzione nel computo del proprio target (Italia e Lussemburgo nel loro Piano d’ Azione nazionale hanno indicato quest’ ultimo strumento).

 

Inoltre la Commissione invita a mantenere gli incentivi alle rinnovabili, tenendo conto che il mercato delle rinnovabili ha bisogno di certezze. La Commissione ricorda che l’ industria delle energie rinnovabili europea ha un grande potenziale sul fronte della creazione di posti di lavoro: oggi ci lavora un milione e mezzo di persone, nel 2020 se ne potrebbero aggiungere altri tre milioni.

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