Gli ambasciatori degli Stati membri presso l’EU hanno approvato venerdì 23 febbraio l’accordo sul pacchetto sull’economia circolare, stipulato lo scorso 18 dicembre tra la Commissione, il Parlamento e il Consiglio europeo.
E’ un passo avanti verso l’approvazione definitiva delle modifiche alle direttive quadro sui rifiuti, sui rifiuti di imballaggio, sui veicoli fuori uso, i Raee e le batterie esauste. Il pacchetto si propone di incrementare il riciclo dei rifiuti e di avviarsi con più decisione verso l’economia circolare. Ciò avverrà stabilendo obiettivi vincolanti di riciclaggio dei rifiuti e di riduzione del loro conferimento in discarica.
I nuovi obiettivi di riciclo sono i seguenti:
By 2025 By 2030 By 2035 |
Rifiuti urbani 55% 60% 65% |
Tutti gli imballaggi 65% 70% |
Plastica 50% 55% |
Legno 25% 30% |
Metalli ferrosi 70% 80% |
Alluminio 50% 60% |
Vetro 70% 75% |
Carta e cartone 75% 85% |
Inoltre gli Stati membri dovranno disporre, a partire dal 1 gennaio 2025, la raccolta separata dei rifiuti tessili e dei rifiuti urbani pericolosi e, dal 31 dicembre 2023, assicurare che i rifiuti biodegradabili siano raccolti separatamente o riciclati alla fonte (compostaggio domestico). Vengono, inoltre, introdotti criteri minimi per gli schemi di responsabilità estesa del produttore, che impongono ai produttori di sostenere economicamente la gestione del rifiuto derivante dai prodotti da loro immessi nel mercato. Sono stati, poi, disposti schemi obbligatori di responsabilità estesa per tutti gli imballaggi.
Altri obiettivi sono stati previsti per lo smaltimento in discarica: a partire dal 2030 non potranno accedere a questa soluzione i rifiuti – in particolare quelli urbani – che possono essere riciclati o recuperati, a meno che non si dimostri che il conferimento in discarica costituisce la soluzione migliore sotto il profilo ambientale. Infine, entro il 2035 la quantità di rifiuti conferibili in discarica non potrà superare il 10% dei rifiuti urbani prodotti.
E’ stato condiviso che queste nuove norme stimoleranno nuovi investimenti su tecnologie e tecniche di riciclaggio dei rifiuti
Il voto degli ambasciatori è preliminare a quello del Consiglio europeo che darà il via libera all’approvazione definitiva. Nel frattempo dovrà esprimersi anche il Parlamento europeo.
Una volta approvata dal Consiglio europeo la riforma sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore dopo 20 gg. dalla pubblicazione.