Da trasporto marittimo danni a clima, oceani, salute: Rapporto Seas at risk

Trasporto marittimo

Il trasporto marittimo globale continua a minacciare clima, oceani e salute. Crescita delle emissioni di CO2, inquinamento atmosferico, fuoriuscite di petrolio e di sostanze tossiche, impatti sulla biodiversità non mettono solo a rischio la salute degli oceani, ma anche la salute dell’uomo con circa 250.000 morti premature stimate. Ma i tentativi di affrontare questi problemi finora sono stati fallimentari.

È quanto emerge dallo studio commissionato dall’associazione ambientalista europea ‘Seas At Risk’, intitolato “The state of shipping & oceans“, diffuso in occasione del 50/o anniversario della Convenzione internazionale per la prevenzione dell’inquinamento da navi (Marpol), il più importante testo di legge internazionale concepito per affrontare l’impatto ambientale del trasporto marittimo internazionale. Lo studio viene pubblicato mentre a Londra, per tutta la settimana, si riunisce il MEPC, il Maritime Environment Protection Committee dell’IMO, l’International Maritime Organization, per concordare una nuova strategia climatica per il trasporto marittimo.

Le navi continuano a infliggere -ha dichiarato John Maggs, direttore della politica marittima di Seas At Risk- gravi danni al nostro pianeta, dall’aumento dell’inquinamento climatico e atmosferico a pericolose fuoriuscite di petrolio e sostanze chimiche, inquinamento da plastica, collisioni mortali con la fauna selvatica, inquinamento acustico sottomarino e trasferimento di specie invasive. Ma questa settimana l’IMO e la comunità internazionale hanno la possibilità di spezzare questo ciclo distruttivo e tracciare un nuovo corso”.

Il Rapporto sottolinea come sul fronte del cambiamento climatico, il trasporto marittimo ha ripetutamente fallito nel ridurre le proprie emissioni e nel contribuire con la propria quota giusta ed equa per affrontare la crisi climatica. Si prevede, anzi, che le emissioni delle spedizioni crescano in modo esponenziale. Per quanto riguarda la salute degli oceani, regolamenti insufficienti, scarsamente applicati o inesistenti consentono al trasporto marittimo di minarne la salute. Ciò include fuoriuscite e scarichi di petrolio e sostanze chimiche, rumore sottomarino, acque reflue e inquinamento da plastica, nonché espansione dei porti con conseguente scarsa qualità dell’aria e degrado marino e costiero.Il trasporto marittimo continua, poi, a devastare la salute umana e il benessere delle comunità portuali, specialmente nei paesi in via di sviluppo. Gli inquinanti tossici delle navi alimentate a combustibili fossili causano circa 250.000 morti premature e più di sei milioni di casi di asma infantile in tutto il mondo ogni anno, con i lavoratori che demoliscono le navi sulle spiagge dell’Asia meridionale che subiscono gravi violazioni dei diritti umani.

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