Economia circolare: potenzialità e ostacoli, 3 “circular” startup sul podio

L’Italia è al secondo posto tra i paesi UE – dopo l’Olanda – per il tasso di circolarità dei rifiuti (18,5%), ha quasi 25.000 aziende attive nel riutilizzo/riparazione di beni e componenti e una prospettiva occupazionale, con lo sviluppo dell’ economia circolare, di 50.000 nuovi occupati, uno scenario positivo in cui manca però ancora una strategia specifica.

Luci e ombre presenti in Italia nel processo di transizione ad un modello economico circolare sono stati l’oggetto del convegno “L’Economia Circolare in Italia. Potenzialità e ostacoli” organizzato dal Circular Economy Network (CEN), il think tank promosso dalla Fondazione per lo Sviluppo sostenibile assieme a 13 organizzazioni di impresa, in occasione della prima edizione del Premio Nazionale Startup dell’economia circolare in Italia, assegnato a tre realtà aziedali che hanno fatto dell’economia circolare una ragione di business. Al convegno sono intervenuti Luca Dal Fabbro, Vicepresidente Circular Economy Network, esponendo “I principi dell’economia circolare e il ruolo del Circular Economy Network”; Edo Ronchi, Presidente Fondazione per lo sviluppo sostenibile, che ha svolto una relazione proprio su “Potenzialità e ostacoli per l’economia circolare in Italia”.

Un deciso sviluppo verso la circular economy in Italia porterebbe, infatti, indubbi vantaggi per l’occupazione, le imprese, la spesa pubblica e l’ambiente. In termini di posti di lavoro, scelte coerenti con quello che le direttive europee impongono ai Paesi possono garantire almeno 50 mila occupati aggiuntivi. Politiche mirate al prolungamento della durata dei prodotti garantirebbero maggiore fatturato a vari settori, tra cui quello della conservazione, riparazione e affitto dei beni e della compravendita di prodotti: un incremento dell’1% di queste attività genererebbe un mercato aggiuntivo di quasi 1,2 miliardi in Italia. La spesa pubblica potrebbe diminuire semplicemente ampliando il sistema degli acquisti verdi della pubblica amministrazione: lo Stato potrebbe risparmiare fino al 6% della propria spesa se applicasse su larga scala gli appalti verdi. L’indice di efficienza dell’uso delle risorse potrebbe aumentare del 6,5%, consentendo di ridurre il fabbisogno di materia prima di circa 30 milioni di tonnellate all’anno. Infine, i nuovi obiettivi indicati dall’Europa con il pacchetto dell’economia circolare consentiranno di riciclare oltre 7 milioni di tonnellate di rifiuti urbani e di imballaggio in più rispetto al 2016, evitando la discarica o l’incenerimento.

Nel corso del convegno è stato assegnato il Premio Nazionale Startup dell’ economia circolare, consegnato da Edoardo Croci, direttore di ricerca Università Bocconi, e Michele Tosi, direttore Area Incubazione e Start-Up di Trentino sviluppo, a Rubber Conversion di Cerea (Vr) per la messa in opera e lo sviluppo di un processo chimico-meccanico brevettato e di un impianto ingegnerizzato ad hoc, che permette la de-vulcanizzazione e il riciclo di qualsiasi mescola di gomma, al servizio dell’industria europea di pneumatici e di prodotti tecnici in gomma; a AgriBiom di Napoli per la produzione ecocompatibile di bio-spray pacciamante da fonti rinnovabili e scarti agro-industriali in grado dir ricoprire il terreno in prossimità delle colture in alternativa all’uso di plastiche di origine petrolifera non biodegradabili. Il tradizionale uso di film plastici per la pacciamatura; a SPI, Specilized Polymers Industry, di Lavis (Tn) per la messa in opera di un procedimento per il recupero dei fanghi di cartiera generalmente destinati allo smaltimento in discarica. In particolare, per l’estrazione, dai fanghi delle fibre cellulosiche che, attraverso un processo di lavorazione meccanica a freddo e a secco, vengono rigenerate e rese funzionali a molte applicazioni. Altre sette (Armadio Verde; Biorenova; IC2R; Ecoplasteam; Mercato Circolare; Nolpal; Rifò Lab) sono state segnalate, su un totale delle 50 startup che hanno partecipato alla selezione.

Nel corso del Convegno si è svolta anche una Tavola rotonda alla quale hanno partecipato Simona Bonafè – Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, Parlamento Europeo; Roberto Morabito – Direttore Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali, ENEA; Andrea Bianchi – Direttore Area Politiche Industriali, Confindustria; Andrea Benassi – Responsabile rapporti istituzionali e internazionali, ICCREA.

 

Imprese vincitrici e segnalate |Link

Programma del convegno |Link

 

Download “Potenzialità e ostacoli per l'economia circolare in italia - novembre 2018” Pubblicato il: 22 Nov 2018

Download “Edo Ronchi: Presentazione Potenzialità e ostacoli nell'economia circolare in Italia, 22 novembre 2018” Pubblicato il: 22 Nov 2018

Download “Luca Dal Fabbro | Il ruolo del Circular Economy Network - 22 novembre 2018” Pubblicato il: 22 Nov 2018

Roma, 22 novembre 2018 – Sala Capitolare presso il Chiostro del convento di Santa Maria sopra Minerva, Senato della Repubblica – Piazza della Minerva 38

 

 

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