Il piano di Biden da 2.000 miliardi di dollari

Il presidente americano Biden ha presentato il 31 marzo un nuovo piano da 2.000 miliardi di dollari per l’occupazione, incentrato sulle infrastrutture, l’assistenza, il clima e la creazione di nuovi posti di lavoro. I precedenti pacchetti di stimolo per il coronavirus erano a breve termine e tutt’altro che green. Se la proposta diventerà legge quest’estate sarà la legislazione sul clima più importante nella storia degli Stati Uniti e creerà milioni di posti di lavoro. Infatti almeno metà dello sforzo andrà al cambiamento climatico, all’energia pulita e alla giustizia ambientale. L’unica altra economia con un livello di ambizione simile è l’Unione Europea, che richiede che quasi il 40% del suo pacchetto di ripresa economica e del budget 2021-2027 siano impegnati per il clima.

Molti studi recenti hanno evidenziato il grande potenziale di creazione di posti di lavoro degli stimoli climatici: investire in energia pulita può creare 2-3 volte più posti di lavoro a parità di spesa in combustibili fossili e molto lavoro è necessario per la rigenerazione energetica gli edifici. Lo stesso vale per le attività di ripristino delle infrastrutture naturali.

Il piano propone 100 Mld$ per infrastrutture elettriche, rete compresa, crediti d’imposta, approvvigionamento di energia pulita da parte del governo federale e sovvenzioni ai governi statali e locali. Suggerisce che questi investimenti siano accompagnati da uno standard di efficienza energetica e elettricità pulita per raggiungere il 100% di energia senza emissioni di carbonio entro il 2035.

I costi delle tecnologie di energia rinnovabile sono diminuiti drasticamente dal 2009 (71% per l’eolica onshore e 90% per il solare su scala industriale) ma, secondo recenti studi la capacità di generazione a zero emissioni deve raddoppiare o triplicare nel prossimo decennio per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione alla metà del secolo. Il piano propone di istituire un nuovo credito d’imposta sugli investimenti per le linee di trasmissione, con l’obiettivo di costruire almeno 20 GW di linee ad alta tensione. Estenderebbe per 10 anni i crediti d’imposta sugli investimenti e sulla produzione per la generazione e lo stoccaggio di energia pulita, con opzioni di pagamento diretto. Una nuova Grid Deployment Authority, istituita presso il DOE, potrà rendere più facile ottenere le autorizzazioni per costruire infrastrutture di trasmissione, il tallone d’Achille del sistema elettrico USA.

Il piano di Biden fa anche molto per affrontare le emissioni dell’industria con uno sforzo di 580 Mld$ di cui 180 miliardi specificamente per la ricerca, la progettazione e lo sviluppo su tecnologie emergenti e 35 miliardi per la scienza e l’innovazione per il clima, anche attraverso un’agenzia di ricerca dedicata (ARPA-C), essa pure all’interno del DOE, per la ricerca sul clima e le tecnologie avanzate. 15 miliardi sono destinati a tecnologie come l’idrogeno verde e lo stoccaggio di energia. Il piano sostiene gli sforzi di sequestro del carbonio su larga scala per catturare la CO2 direttamente dalle fonti di emissione e dall’aria ambiente, un altro settore promettente per la job creation.

Il piano Biden prevede 50 Mld$ per migliorare la resilienza delle infrastrutture attraverso la rete elettrica, i sistemi alimentari, i sistemi sanitari, le infrastrutture urbane e le infrastrutture di trasporto. Parte di tale investimento è nell’adeguamento degli edifici per renderli maggiormente in grado di resistere agli impatti dei cambiamenti climatici incorporando materiali e standard in grado di resistere meglio a eventi estremi o utilizzando materiali di copertura in grado di resistere agli incendi.

Il piano propone di spendere 213 Mld$ per produrre, preservare e ristrutturare più di due milioni di siti in cui vivere a prezzi accessibili e sostenibili, con un’enfasi particolare sulla fornitura di alloggi alle comunità svantaggiate. Chiede la riforma delle attuali leggi che rendono le città disuguali e disordinate. Gli Stati Uniti dovrebbero essere in grado di accelerare rapidamente l’ammodernamento degli edifici attraverso i programmi esistenti – come il Weatherization Assistance Program e lo State Energy Program – come hanno fatto con il Recovery Act del 2009, quando gli investimenti nell’efficienza degli edifici hanno creato decine di migliaia di posti di lavoro. La proposta include l’ammodernamento e il miglioramento dell’efficienza energetica e della resilienza delle scuole e degli edifici federali, offrendo un’altra opportunità per creare posti di lavoro e ridurre la domanda di energia.

Il piano investe 174 Mld$ per elettrificare il sistema di trasporto mediante sconti sulle vendite e incentivi fiscali per i veicoli elettrici (EV), la costruzione di una rete nazionale con 500.000 punti di ricarica entro il 2030 e l’elettrificazione della flotta federale, incluso il servizio postale. La proposta include anche l’elettrificazione di almeno il 20% della flotta di scuolabus (circa 96.000 autobus) attraverso un nuovo programma di scuolabus pulito promosso dall’EPA. 85 Mld$ saranno investiti per modernizzare ed espandere i sistemi di trasporto pubblico e 80 Mld$ per sostenere l’Amtrak nella modernizzazione delle ferrovie. Quando gli stati hanno avuto la possibilità di scegliere dove spendere i soldi per i trasporti del 2009 Recovery Act, ogni dollaro speso in progetti di trasporto pubblico ha creato il 75% in più di ore lavorative rispetto a un dollaro speso per le autostrade. Gli investimenti nel trasporto pubblico riducono i costi dei viaggi, riducono il traffico e aumentano la produttività aziendale. La proposta di Biden include anche la spesa per autostrade e ponti, ma si concentra sulla riparazione e il monitoraggio piuttosto che sulla costruzione di nuove strade. Il piano prevede di guidare l’innovazione nei materiali sostenibili fornendo cemento e acciaio più puliti per questi progetti e include 20 Mld$ per migliorare la sicurezza stradale e ridurre gli incidenti mortali per pedoni e ciclisti.

Parte dei 50 Mld$ per infrastrutture resilienti andranno al ripristino delle infrastrutture verdi: terre, foreste, risorse costiere e oceaniche, zone umide e bacini idrografici su cui le famiglie e le imprese fanno affidamento per la loro vita e il loro sostentamento. Il piano chiede al Congresso di investire nella protezione da eventi meteorologici estremi come incendi, inondazioni e uragani che nel solo 2020 sono costati agli Stati Uniti 95 miliardi di danni a case, aziende e infrastrutture pubbliche. Chiede inoltre al Congresso di sostenere la gestione delle risorse agricole e le tecnologie intelligenti per il clima, la protezione e il ripristino delle principali risorse terrestri e idriche come le Everglades della Florida e i Grandi Laghi. Grandi vantaggi ne deriveranno per la rimozione del carbonio. Le terre naturali e agricole del paese come foreste, fattorie e zone umide rimuovono collettivamente il 12% delle emissioni annuali di gas serra dall’atmosfera. Hanno il potenziale per rimuovere fino a 1 MldtCO2 aggiuntiva all’anno con misure intelligenti per promuovere la conservazione, il ripristino e la gestione sostenibile del territorio.

L’American Jobs Plan di Biden, oltre ad alcune delle spese critiche per il clima, include altri investimenti prioritari in infrastrutture, ambiente e salute pubblica. La proposta sostituirebbe il 100% dei tubi di piombo e delle linee di servizio, migliorerebbe e modernizzerebbe i sistemi idrici americani e fornirebbe a tutti una banda larga ad alta velocità, affidabile e conveniente.

La lettura del piano americano evidenzia una visione ambiziosa e inclusiva per le persone e per un futuro di energia pulita. L’impegno a costruire un sistema energetico moderno, privo di inquinamento da carbonio entro il 2035 e investire nella trasmissione, spingerà ad una rapida elettrificazione nel prossimo decennio. Gli investimenti proposti nei settori dell’energia, dell’edilizia e dei trasporti promettono di creare posti di lavoro di qualità e crescita economica riducendo le emissioni. L’attenzione sull’uso sostenibile del suolo e per rendere le infrastrutture resilienti ai cambiamenti climatici abilita la proposta a garantire il futuro del paese, se il Congresso sarà all’altezza del Presidente.

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